lunedì 27 aprile 2015

Fettuccine di farro con asparagi e salame

Sono sparita per quasi un mese, ma questa volta non è stato solo per colpa del tempo che non trovo mai per stare dietro a questa mia piccola creatura; questa volta è stato difficile tornare a scrivere e per qualche giorno ho anche pensato di abbandonare definitivamente il blog.

Non mi sono mai considerata una foodblogger, questo spazio è nato come una raccolta di ricette,  un divertimento, un gioco, un piccolo spazio in cui coccolare la mia passione per la cucina e per il cibo.

Nel corso dell'ultimo mese invece mi sono resa conto che dietro al mondo delle foodblogger di professione c'è una gerarchia precisa, una forma di circolo più o meno chiuso fatto spesso di cose non dette, non rivelate o di gruppi che somigliano a veri e propri circoli esclusivi in cui noi piccole mortali dalle poche o nulle visualizzazioni non possiamo entrare.

Lo so, sono un ingenua perché oramai dovrei sapere certe cose, ma devo essere sincera: ci sono rimasta male, anzi malissimo. 

Forse sarà un po' per invidia, un po' perché mi sentivo inadeguata  e fuoriluogo (io che a malapena arrivo a 100 visualizzazioni al giorno e che non ricevo pacchi di prodotti omaggio, inviti a visitare aziende o richieste di collaborazioni prestigiose) avevo deciso di lasciar perdere tutto, lasciando decadere anche il desiderio di comprare una reflex per cominciare a curare anche l'aspetto fotografico di questo mio regno.

Poi ho pensato: ma sti cavoli (l'espressione originale era un pochino più colorita) e ho deciso di restare!

Io che sono un disastro, io che invento le ricette e le cambio ogni volta che le rifaccio, io con le mie pochissime visualizzazioni, io che spero che la gente che approda qui dentro lo faccia perché è interessata alla mia ricetta, io che dedico poco tempo al blog e che sparisco per settimane...

E allora: ECCOMI QUI! Con delle foto più decenti (finché non avrò la mia macchinetta le foto le farà Mario) e la voglia di restare quella di sempre...






FETTUCCINE DI FARRO CON ASPARAGI E SALAME
(ricetta per due porzioni)

Per le fettuccine:

100 gr di farina di farro 
100 gr di farina 0
2 uova (preferibilmente bio)
Un pizzico di sale

Impastare la farina, le uova e il sale formando un impasto liscio, da far riposare una decina di minuti.
Stendere con il matterello e tagliare le fettuccine.


Per il condimento:

300 gr di asparagi verdi
100 gr di salame napoli tagliato a dadini
Uno spicchio di aglio
Parmigiano grattugiato
Pecorino grattugiato
Olio, sale e pepe

Nell'acqua che avrete messo a bollire per cuocere le tagliatelle, scottate per 5 minuti gli asparagi; recuperarli con la forchetta e lasciarli raffreddare.

In una grande padella far soffriggere l'aglio con abbondante l'olio e aggiungere gli asparagi tagliati a rondelle e il salame,  togliere l'aglio.
Far cuocere tutto per due/tre minuti.

Quando le tagliatelle saranno cotte, scolarle e mantenere un pochino di acqua di cottura in un pentolino.

Amalgamare la pasta con il preparato di asparagi e salame e aggiungere il parmigiano e il pecorino, se dovesse risultare toppo asciutta utilizzare l'acqua di cottura della pasta.

Servire immediatamente!





sabato 4 aprile 2015

Torta al formaggi

Questa è la ricetta di Pasqua alla quale sono più affezionata perché mi riporta indietro nel tempo, a quando la mattina della resurrezione a casa mia, come in quasi tutte le case romane, era tradizione fare la colazione di Pasqua.

La mia mamma si svegliava presto e cominciava a far bollire uova, tagliare salumi e sistemare la tavola per poter poi fare colazione tutti insieme con gli alimenti tipici della tradizione: uova sode, salame corallina, pizza a formaggio, pizza all'anice e cioccolata. (in realtà in molte famiglie si aggiunge anche la coratella con i carciofi e la frittata di asparagi).

La colazione di Pasqua era la mia preferita in assoluto e fin da piccola ho preso consapevolezza nel preferire le colazioni salate a quelle dolci e la ricetta della pizza al formaggio è quella che si usa nella mia famiglia da decenni.

Ora, da quando convivo, la colazione di Pasqua la facciamo in modo diverso perché mangiamo il castello/tortano che già contiene uova e salame, ma la pizza al formaggio continua a farla comunque!




PIZZA AL FORMAGGIO 

5 uova
300 gr di farina
200 gr di farina manitoba
100 ml di acqua
25 gr lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe
5 cucchiai di olio
50 gr di strutto
200 gr tra parmigiano e pecorino grattugiato
100 gr di formaggio tagliato a dadini piccoli

Nella planetaria o in una ciotola ampia, mettere la farina, il lievito sciolto nell'acqua tiepida e aggiungere pian piano tutti gli ingredienti, amalgamando bene.

Spostare l'impasto in uno stampo da panettone di carta (è il modo più comodo perché è difficile, almeno per me, trovare teglie da forno strette e alte) e lasciar lievitare per almeno 2 ore.
A lievitazione ultimata, infornare a 180 gradi per 35/ 40 minuti (la prova con lo stecchino servirà ad avere la cottura perfetta).

BUONA PASQUA!!!




mercoledì 1 aprile 2015

Colomba al cioccolato per ritardatari

Sono settimane che il web è invaso di ricette pasquali.
Dai primi di marzo già circolano in rete colombe, castelli, pizze di Pasqua e ricette tipiche, un po' come accade nei supermercati, dove spesso  panettoni e pandori rimasti invenduti, convivono per qualche giorno insieme alle prime colombe esposte in vista della nuova festività!
Ecco: questa ricetta è per chi, come me, si è ricordato un po' troppo tardi che domenica è già Pasqua e ha bisogno di una ricetta veloce e super collaudata per fare le colombe home made.

Questa ricetta l'ho provata lo scorso anno per sbaglio, o meglio, spaventata da altre ricette che avevo trovato on line che richiedevano abilità circensi tra lunghissime lievitazioni e notti insonni in attesa dei tempi giusti, mi ero buttata a pesce su questa ricetta che invece prometteva di farmi avere delle colombe buonissime in poche ore e per me che vado sempre di corsa l'idea di cominciare la preparazione dopo pranzo e avere le mie belle colombine all'ora di cena era davvero allettante.

Lo scorso anno le mie colombe hanno fatto scalpore qui in casa e anche la mia dolce metà che non ha mai amato questo dolce, ne ha mangiate in quantità industriale.

Quindi se siete in ritardo con le preparazioni pasquali e non volete rinunciare alla colomba fatta in casa ecco a voi la ricetta perfetta!!!





COLOMBA AL CIOCCOLATO PER RITARDATARI



Ingredienti per lo stampo da un kg circa
Impasto:
450gr farina manitoba, 
2 uova ,1 tuorlo,
140gr di burro , 
140gr zucchero,
40gr latte,
20 gr lievito di birra, 
2 cucchiai di cacao amaro 
2 cucchiai di gocce di cioccolato fondente
1 bustina di vanillina 
2 pizzichi di sale.

Glassa: 
1 albume,
15 gr zucchero, 
mandorle o granella di zucchero (nel mio caso la seconda)



Procedimento:
Preimpasto: Mescolate il lievito di birra con 40 gr di latte tiepido,40 gr di farina manitoba e 1 cucchiaino di zucchero.Lasciate lievitare l'impasto 20 minuti in luogo caldo coperto da canovaccio.

Primo impasto: Sul preimpasto setacciate 100 gr di farina e aggiungete 130 gr di acqua tiepida. Mescolate amalgamando con cura e lasciare lievitare x 40 minuti ancora coperto e in luogo caldo.

Secondo impasto: Alla massa in lievitazione unite 20 gr di zucchero e altri 100gr farina. Iniziate a mescolare incorporando anche 20 gr di burro fuso FREDDO. Lavorate bene l'impasto e lasciare lievitare un'ora,coperto.

Terzo impasto: Completare la massa con lo zucchero avanzato (120 gr), la farina setacciata ( 200 gr) le uova (mettile una alla volta e falla assorbire bene prima di mettere l'altra) il burro rimasto (120 gr) un pezzettino alla volta fino ad assorbimento completo prima di aggiungere altro burro a temperatura ambiente  e 2 pizzichini di sale. 
Aromatizzare con la vanillina e aggiungere cacao amaro e gocce di cioccolato. 
Lavorate a lungo la pasta che dovrà risultare molto  morbida. 
Lasciatela lievitare 2 ore e 30 minuti.

Quarto impasto: Impastare nuovamente e trasferite l'impasto nello stampo.
Copritela e lasciate lievitare 40 minuti o fino al raddoppio.

Sbattete l'albume con lo zucchero senza montarlo completamente,la consistenza dovrà essere fluida.Stendete la glassa sulla colomba,distribuire le mandorle.Forno a 160° x 45 minuti. 
Controllate con lo stecchino la cottura ma non prima dei 40 minuti...

TORTINO DI ALICI

Nel mio quartiere hanno aperto recentemente una nuova pescheria al posto di quella che prima si chiamava "mar Rosso", ma che, a causa del cattivo odore che emanava, una mia cara amica aveva rinominato "Mar Morto".
In questo nuovo negozio, che ora emana solo un buon odore di mare, ho comprato ad un ottimo prezzo le alici, io adoro il pesce azzurro, e  ho preparato questo splendido tortino che oltre a non essere molto grasso. è pieno di omega 3 e fa tanto bene alla pelle!!





TORTINO DI ALICI

1 kg di alici pulite (a me le ha pulite Mario, ma spesso lo fanno le pescherie)
patate
pomodori
olio
aglio
origano
pangrattato
sale e pepe

In una pirofila oliata, alternare uno strato di alici, uno di patate tagliate a rondelle, uno di pomodori rossi tagliati a rondelle, aglio, origano, sale e pepe, nell'ultimo strato spolverare con pangrattato infornare per 30 minuti a 200 gr!
Che buonoooo!!!

Zuppa calda di Verza e Borlotti

Le feste natalizie stanno finendo e a casa è rimasto poco e nulla da smaltire (tranne i kg presi in abbuffate e bottiglie di vino)!
Ora comincia il periodo più freddo e dietetico dell'anno, il periodo in cui si guarda la pancia davanti lo specchio e si pensa che forse è il caso di correre ai ripari prima che la primavera cominci a toglierci strati di vestiti mettendo in evidenza le rotondità!

A casa nostra c'è un buon metodo per riempire la pancia senza fare tanti danni: una quantità esagerata di zuppe di legumi e verdure!
Se si preparano come piatto unico e si abbonda con le verdure, sono un metodo meraviglioso per svoltare le cene invernali in cui c'è poco tempo per  cucinare (santa pentola a pressione) e si ha voglia di cose calde!

A casa nostra non mancano i legumi secchi di tutti i tipi,  anche quelli meno comuni, e avendo sempre una gran quantità di verdure da smaltire (grazie alla sporta bio che ci arriva ogni settimana), mi diletto ad inventare nuovi abbinamenti e ricette.

Questo è il risultato di uno di questi esperimenti:






ZUPPA DI VERZA E BORLOTTI


500 gr circa di fagioli borlotti già lessati ( oppure un paio di barattoli di quelli comprati)
Una verza (più verdura metterete più sazi vi sentirete)
Una cipolla
Due patate
olio
sale e pepe
Una sottiletta (facoltativa)


Nella pentola a pressione mettete i fagioli, la cipolla tagliata, le patate a tocchetti, la verza lavata e affettata, coprite con un po' di acqua e cuocete per 30 minuti dopo il fischio, o fino a quando le verdure e le patate non saranno in parte cremose.
A fuoco spento aggiungere olio extra vergine di oliva, sale una puntina di pepe e se volete una sottiletta.

Servite caldissima!!

Se non avete la pentola a pressione raddoppiare il tempo di cottura e aggiungere un po' di olio in cottura per evitare che attacchi.


Stracotto di Manzo

Il segreto per fare questo piatto é il tempo.. Ci vuole tanto tempo, ma poi il risultato é qualcosa di veramente saporito e succulento!
Non spaventatevi, il piatto é semplice da preparare, praticamente si cucina da se, ma la marinatura della carne e la cottura richiedono quasi un giorno di tempo.
Noi lo abbiamo preparato per la sera di San Silvestro, approfittando del buon vino rosso che ci era avanzato per Natale.
Altro segreto: più il vino é buono, più il piatto sarà buono... Ma questo vale per tutti i piatti e per tutti gli ingredienti: la qualità delle materie prime é alla base della buona riuscita della ricetta.

Vi posto la foto del piatto durante la marinatura, perché il risultato finale, pur fantastico nel gusto, non era affatto fotogenico!





STRACOTTO DI MANZO

600 gr di Manzo,
Mezza Bottiglia di un buon vino rosso (noi avevamo un ottimo Santa Cristina avanzato da una cena precedente),
Uno spicchio di Aglio
Una cipolla
Una carota
Un gambo di sedano
Una foglia di alloro
Un rametto di rosmarino
Alcune foglie di salvia
Un po' di noce moscata
Dei grani di pepe
Una manciata di chiodi di garofano
Sale e Olio



Tritate la cipolla, la carota e il sedano. Metteteli in un tegame con gli odori, la carne e il vino rosso. Coprite e fate marinare per 12 ore. Trascorso il tempo, asciugate la carne. Fate dorare una cipolla tritata nell’olio evo, rosolate la carne per qualche minuto e unite la marinatura. Aggiustate di sale, abbassate il fuoco, coprite e fate bollire. Quando bolle, abbassate al minimo e fate cuocere per due ore e mezza.
Quando la carne è pronta, toglietela dal fuoco, affettatela, frullate la marinatura e se è troppo liquida aggiungete un po’ di farina. Scaldate nello stesso tegame con la carne per un paio di minuti.







Polpette spinaci e ricotta

Questa ricetta è rubata direttamente al menu del nido.
Dove sta scritto che nelle scuole si mangia male? io copio un sacco di ricette e sono tutte buonissime e leggere.
Le polpette sono adattissime per noi adulti per un antipasto veloce (se si fanno piccole piccole) o per un secondo diverso senza carne o pesce; senza dimenticare che sono l'ideale  per nascondere le verdure per i più piccolini.
Sono rapide, buone e leggere, non contengono olio o grassi... cosa vogliamo di più???




POLPETTE DI RICOTTA E SPINACI

500 gr di spinaci
250 gr di ricotta di mucca o pecora
un uovo
parmigiano
sale, noce moscata
pangrattato


Pulite e lessate gli spinaci, farli freddare e strizzarli tanto, tanto, tanto....
Aggiungere la ricotta, l'uovo, il parmigiano, il sale e, se piace la noce moscata.

L'impasto risulterà molto morbido e si può decidere di metterlo in frigo per un oretta.

In un piattino mettere del pangrattato.
Formare velocemente le polpette, passarle nel pangrattato e adagiarle su di una teglia coperta con la carta da forno.

Infornare a 200 gradi per 25 minuti.


Torta Brownies

Parliamoci chiaramente: in questa estate che estate non è il cioccolato ci sta proprio bene.
In queste giornate in cui la sera è piacevole uscire con il giacchetto e di giorno si è obbligati a prendere l'ombrello io archivio volentieri la mia voglia di gelato a favore di una torta super mega cioccolatosa (che poi se si accompagna con una pallina di gelato alla crema è anche molto estiva).

Logicamente la ricetta è iper mega semplicissima!!!








TORTA BROWNIES

225 gr di zucchero
120 gr di cioccolato fondente di ottima qualità
90 gr di burro
2 uova sbattute
90 gr di farina
50 gr di nocciole o noci spezzettate

Riscaldate il forno a 180 gradi.
Imburrate lo stampo.

Fate sciogliere il burro e il cioccolato a bagnomaria e lasciate raffreddare.

Aggiungete le uova sbattute, lo zucchero, le nocciole (o le noci) e la farina e amalgamare delicatamente.

Trasferire nello stampo e cuocere per mezz'ora circa e almeno fino a quando la parte superiore risulterà croccante, mentre l'interno dovrà restare morbido.

Lasciate raffreddare e servite con panna montata o gelato alla crema.


Pappa al pomodoro


Ecco un altro piatto che mi coccola nelle giornate in cui il mio umore non é dei migliori, quando vorresti chiudere tutto e tutti fuori dalla porta e restare a vivere per sempre abbracciata al tuo divano... Ecco in questi giorni così di solito il mio cibo coccoloso é la minestrina ( preferibilmente le stelline) con il formaggino oppure quella che a Napoli chiamano "la pappa al pomodoro".




LA PAPPA AL POMODORO

80 gr di cannolicchi/ tubetti/ ditali
Acqua
Un dado vegetale
Passata di pomodoro
Olio
Basilico


In una pentola mettere a bollire l'acqua, il dado è 2/3 cucchiai di passata di pomodoro.
Lasciar bollire 5 minuti e poi metterci a cuocere la pasta.
A fuoco spento aggiungere olio e basilico.




BEEF PIE o semplicemente torta di carne all'inglese

Questa estate abbiamo fatto scalo per qualche ora all'aeroporto di Londra e dato che dovevamo riempire i nostri pancini per prepararci alle successive 13 ore di volo, abbiamo optato per un ristorante stile pub che proponeva dei piatti tipici.
Siamo rimasti letteralmente affascinati e conquistati da questa torta di carne: ricca e gustosa e facilmente riproducibile in casa.
Dato che noi non amiamo la pasta sfoglia ho preferito rifarla in casa con la ricetta della pasta matta con olio e vino che trovo ideale per questo genere di preparazioni.


Ed ecco a voi la versione romana della Beef Pie





PASTA MATTA

2 tazzine di olio di semi
2 tazzine di vino bianco secco
Farina quanto basta
sale

In una ciotola  versare olio, sale e vino e aggiungere man mano la farina e impastare fino a quando non si formerà un bell'impasto liscio e corposo e fino a quando i liquidi non ne assorbiranno più.
Trasferire la pasta su un piano e continuare ad amalgamare tutto fino a quando non si appiccicherà più alle mani.




BEEF PIE

Pasta matta
30 grammi di butto sciolto
30 grammi di burro per il ripieno
1 cipolla media affettata
750 grammi di ottimo macinato di carne (si può usare anche lo spezzatino tagliato piccolo piccolo)
2 cucchiai di farina
125 gr di passata di pomodoro
una puntina di concentrato di pomodoro
170 ml di brodo di carne (o di brodo di dado)

Sciogliere il burro in un pentola e aggiungere la cipolla, aggiungere la carne e cuocere qualche minuto, aggiungere la farina e mescolare.
Aggiungere il brodo, la passata di pomodoro e il concentrato.
Portare a bollore e poi abbassare la fiamma facendo cuocere per altri 5 minuti a fuoco scoperto per far asciugare i liquidi.
Lasciar raffreddare.
Nel mentre imburrate una teglia da forno e stendere la pasta matta in due dischi.
Posizionate il rimo disco di pasta matta e versateci dentro il ripieno, coprite con il restante disco e chiudete bene i bordi.
Praticate un foro al centro del disco superiore per far fuoriuscire il vapore in cottura e subito in forno caldo a 190 per 30 minuti.




Carciofi al tegame

Questa ricetta era una dei cavalli di battaglia di mia nonna.
Ricordo millemila pranzi della domenica fatti di fettuccine fatte in casa, involtini nel sugo e carciofi al tegame.
Da fine ottobre a inizio primavera non si poteva scampare dai carciofi: buonissimi, saporiti e grondanti di olio.

Io cerco di riproporre la ricetta di mia nonna in ogni passaggio, ma non verranno mai buoni e teneri come i suoi, forse perché evito di utilizzare mezza bottiglia di olio o forse perché lei era molto più brava di me nelle ricette tradizionali.

Comunque questa è la ricetta e vi consiglio vivamente di utilizzare la mentuccia (non la menta, ma proprio la mentuccia) perché il sapore sarà unico.




CARCIOFI AL TEGAME

4 carciofi puliti e privati delle foglie esterne più dure e dell'interno peloso
due spicchi di aglio
un limone
prezzemolo
mentuccia romana
olio, sale e pepe


Prendete i carciofi puliti e leggermente aperti nel centro e metteteli a bagno in una ciotola con acqua e limone (per evitare che ossidandosi possano diventare scuri).
Tagliare al coltello l'aglio e il prezzemolo e metteteli in un piccolo contenitore con l'olio, il sale, il pepe e la mentuccia.
Prendete i carciofi e riempirne il cuore con il composto di olio e spezie.
Ora metterli a testa in giù in un tegame con dell'olio (abbondante olio).
Quando saranno sistemati tutti a testa in giù, aggiungere un po' di acqua (circa mezzo bicchiere) e creare un coperchio di carta da forno leggermente inumidita (servirà a mantenere la giusta umidità nel tegame).
Accendere il fuoco e coprire il tutto (carciofi e copertina di carta forno) con il coperchio.
Far cuocere a fuoco lento fino a quando l'acqua non si sarà ritirata, i carciofi non saranno morbidi e la casa non sarà inondata di un buon profumo (nel caso aggiungere acqua man mano).
Io preferisco non servirli appena cotti, ma lasciarli riposare un pochino per far amalgamare meglio tutti i sapori.




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